Il Comune colora Verona di Blu

Per la prima volta la nostra città dedicherà una settimana intera all'autismo, di seguito parte del comunicato condiviso sul sito del Comune:
Verona torna a tingersi di blu, venerdì 2 aprile in occasione della “Giornata mondiale per la consapevolezza dell’autismo”. Tante le iniziative in programma per la nuova edizione di “Verona in Blu”, con una settimana di eventi finalizzati a far conoscere l’autismo e a favorire l’inclusione sociale delle persone che vivono questa condizione.
Dalla serata di domani, “Giornata mondiale sull’autismo”, la Gran Guardia sarà illuminata di blu per tutta la notte.
Seguiranno laboratori ludici e educativi rivolti alle famiglie, per favorire lo sviluppo neuromotorio di bambini e ragazzi con sindrome dello spettro autistico. E, ancora, cortometraggi sulle neurodiversità, convegni e messaggi di sensibilizzazione. Queste, infatti, le tante attività promosse dall'assessorato ai Servizi sociali in collaborazione con le associazioni del territorio che si occupano di autismo.
L’autismo è un disturbo del neurosviluppo che interessa le funzioni cerebrali. Chi rientra in questa condizione ha difficoltà nell’interazione socio-relazionale e nella comunicazione con gli altri e tende fortemente ad isolarsi.
Per alzare lo sguardo su questa condizione e promuovere l’inclusione, nel marzo 2019, il Consiglio comunale ha deliberato all’unanimità la denominazione della nostra città “Verona blu’” e l’istituzione con l'allora assessore Stefano Bertacco della settimana di eventi in occasione della “Giornata mondiale per la consapevolezza dell’autismo”.
Il programma appuntamenti è stato illustrato questa mattina in streaming dal sindaco Federico Sboarina e dall’assessore ai Servizi sociali Daniela Maellare, insieme al presidente della commissione Politiche sociali Maria Fiore Adami e al consigliere comunale Laura Bocchi. In collegamento Roberta Mancini presidente della Consulta comunale della Disabilità, Federica Costa presidente di Ants-Onlus per l'Autismo e rappresentante di Autismi Verona, Claudia Scarlatella presidente di FantasticheMenti.
“Verona è città ‘Autism Friendly’ grazie all’impegno e al lavoro sostenuto in questi anni da amministratori di una sensibilità particolare – sottolinea il sindaco –. Un impegno che ha reso possibile l’avvio e la crescita di un progetto allargato alla città, volto a coinvolgere associazioni e cittadini per mettere in evidenza le tante difficoltà collegate ad una diversa capacità cognitiva. Non posso non ricordare l'assessore Stefano Bertacco, a lui dedichiamo questa iniziativa che è stata una sua idea e che quest'anno si realizza per la prima volta senza di lui. In suo ricordo, siamo impegnati nell'obiettivo di continuare a migliorare, per rendere possibili nuovi e importanti risultati in favore dell’inclusione sociale delle persone che vivono questa condizione”.
“Nonostante le limitazioni legate al situazione pandemica in corso – spiega l’assessore Maellare – è stato realizzato anche quest’anno un ricco programma di appuntamenti. Il nostro sguardo, però, è già all’edizione 2022 che, ci auguriamo, potrà tornare ad offrire tanti eventi in presenza, al chiuso e all’aperto, per abbracciare più famiglie possibili e vivere con loro nuovi momenti di comunità. Entrare in relazione, imparare a conoscere l’autismo e le limitazioni collegate a questa sindrome è l’unica strada possibile per offrire, come amministratori, un aiuto concreto e davvero efficace. Ringrazio la presidente della commissione Sociale Maria Fiore Adami per l'impegno e la consigliera Bocchi che, come madre di un bambino autistico, ha proposto al Comune soluzioni nuove e diverse”.
“Il Comune – ricorda la presidente Adami – dal 2019 sta mettendo in campo tutte le risorse possibili, in collaborazione con le associazioni del territorio, per realizzare interventi di aiuto e sostegno per favorire l’inclusione sociale delle persone che vivono questa condizione. In quest’ultimo anno duramente colpito dalla pandemia, la realtà di queste famiglie si è purtroppo aggravata, con l’acutizzarsi di tante quotidiane difficoltà. L’opera del Comune non si è mai fermata, proprio per comprendere e risolvere le problematiche di chi è più nel bisogno”.
“Per chi è affetto da questa sindrome la relazione via web non è di immediata comprensione – dichiara la consigliera Bocchi –. Per questo sono stati pensati e realizzati progetti mirati, frutto di specialisti in questo ambito, che hanno dato vita a laboratori ludici ed educativi dedicati a bambini e ragazzi con sindrome delle spettro autistico e alle loro famiglie, per favorire lo sviluppo neuromotorio e promuovere il gioco come strumento di divertimento ed apprendimento”.